LUCE SUL CAMMINO – 15 marzo 2020
Dalle letture della domenica
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». (Giovanni 4,13-15)
Una Parola che tocca la vita…
La sete è un bisogno fondamentale, di cui tutti facciamo esperienza quotidiana. Come tutti i bisogni primari, se non è soddisfatto, può spingerci a tirar fuori il peggio di noi stessi o addirittura a prevalere gli uni sugli altri. Anche la nostra fede può essere spinta dal bisogno e dalla ricerca di risposte. Ma ciò può nascondere il rischio di restare sempre insoddisfatti e imbarcarsi in una ricerca senza fine. La storia della Samaritana ci invita a scoprire che la relazione con Dio è prima di tutto una proposta che può essere apprezzata e accolta se in noi nasce (e rinasce) il desiderio di incontrarlo. Nella serena fiducia che il primo passo verso questo incontro lo compie sempre il Signore Gesù.
…e diventa preghiera
Signore Gesù, siamo in pace quando possiamo ammettere la nostra sete davanti a qualcuno che si ferma con noi nel nostro deserto. Oggi tu riversi nella nostra fragilità una speranza nuova: questo è il dono di Dio che non delude e per questo siamo in pace. Tu che conosci la nostra sete e ci ami nella verità, Kyrie eleison!